Tigelle o Crescentine Modenesi



Comincio questo post con un grido" TROPPO BUONEEEEEEEEEE"!!!!Lo sò che non si deve urlare,ma è l'unico modo che avevo per esprimervi quanto io ami le tigelle.Sono una cosa che non si può spiegare,a parole,ma se vi ho convinto,dovete assolutamente provarle,e poi mi direte.


Parliamo un pò di queste bontà,che sono il fiore all'occhiello ,tra le specialità gastronomiche dell'appennino Modenese.Venivano chiamate crescentine,(da non confondere con la crescente bolognese)oppure Tigelle,perchè tanti anni fa,le tigelle erano piccoli dischi,fatti, con  un impasto di argilla e acqua, e cotti dentro la cenere calda.Quando era il momento di fare le crescentine,si cuocevano in questi dischi .
Oggi è tutto più semplice,perchè in commercio potete trovare l'apposito ferro in ghisa,con vari numeri di buchi,dove poter adagiare e cuocere le tigelle.
Ci  sono in giro tantissime ricette,per tutti i gusti!C'è chi usa l'olio al posto dello strutto,chi mette l'acqua invece del latte,ho letto ricette dove usano addirittura la panna da cucina,bhè ci si può sbizzarrire come si vuole. Io che vivo qua da tanti anni,mi sono affidata alla ricetta che mi ha dato una signora che conosco, e che non cambierei con ness'un altra,forse perchè non amo fare esperimenti,o forse perchè quando trovo una ricetta che mi soddisfa ,difficilmente la mollo!!Con questa ricettina,voglio augurare a tutti voi e alle vostre famiglie un dolce e sereno Natale...



Ingredienti per 40/50 tigelle:

1 kg di farina 00 milleusi Molini Pivetti,
500 ml  circa di latte intero,
2 cubetti di lievito di birra,
100 gr di strutto,
1/2 bicchiere di vino bianco,
1 cucchiaino di sale,
1/2 cucchiaio di zucchero.



Procedimento :

Sciogliere in una ciotola,il lievito con un pò di latte tiepiedo, aggiungere lo strutto incorporandolo bene,infine unite il vino bianco e lo zucchero.
A questo punto fate una fontana con la farina,e  al centro aggiungete l'impasto con il lievito,e cominciate a lavorare.Man mano unite il latte per aiutarvi ad impastare.Deve essere un impasto morbido.


Riponete il tutto in 2 ciotole,farete meglio a stenderlo,coprite con pellicola oppure il furbissimo Coprì,che man mano che l'impasto lievita,se segue la forma.Lasciate lievitare fino al raddoppio,per circa 2 ore.


Stendete la pasta con uno spessore di circa 1 cm,poi con una formina rotonda,(della largezza dei buchi della tigelliera),tagliate tutte le tigelle,e mettetele su un tagliere a lievitare per altri 15/20 min.



Questo è il risultato.Nel frattempo che lievitano scaldate il ferro per le tigelle almeno 15/20 min prima.


Prima di mettere dentro le tigelle,fate la prova passando un pezzo di pasta all'interno del ferro.Se diventerà dorata allora è pronta.Ora mettete le tigelle in tutti gli spazi ,chiudete e fate cuocere un paio di minuti per lato.
Quando sarà calda al punto giusto si cuoceranno subito.State attente perchè le prime volte rischierete di bruciarle,ma devono dorare e non abbrustolire.


Per tenerle al caldo,riponete le tigelle,in un cestino avvolte in un canovaccio,oppure come ho fatto io,nella comodissima pirofila termica CHÂTEAU ,che mi è stata inviata dalla Mori inox dove qualsiasi pietanza,chiusa al suo interno mantiena la propria temperatura per molto tempo.Ora tagliate a metà le tigelle,e farcitele con gli affettati che più vi piacciono,ma soprattutto con il pesto di lardo e una spolverata di parmigiano.Una vera bontà!!


Pirofila termica CHÂTEAU  Mori inox


Annarè consiglia: Se non avete la tigelliera,potete usare quella elettrica che va bene per i panini,ma se la trovate io consiglio di comprarvela,perchè è tutta un'altra cosa,e costa intorno ai 20 euro.
In più se avanza l'impasto,potete fare le formine e congelarle subito,senza la seconda lievitazione,oppure cuocerle tutte, e congelare quelle che avanzano.In pochi minuti saranno pronte da scaldare e essere mangiate.
Mi raccomando usare il lievito birra a cubetti e non quello in polvere.


14 commenti:

Terry ha detto...

ma sono bellissime!!e sembrano anche molto soffici!!Peccato che non ho quel ferro.Posso usare quella rettangolare elettronica che si usa per fare i panini o i toast?Terry

Debora ha detto...

Io le adoro.Ho sempre comprato quelle già cotte in busta,non oso pensare fatte in casa come devono essere!!!Ho già l'acquolina in bocca!Un abbraccio da Debora,e buon natale anche a te.

Chiaretta ha detto...

Sai che non le ho mai assaggiate? Devono essere una squisitezza, puoi anche urlarlo! ;-)

Marianna ha detto...

ODDIO le TIGELLE IO LE ADOOOOORO! le ho sempre comprate ma ora ho la ricetta perciò perchè non provare?
smack

carla ha detto...

ciao carissima!!!!
si',per descrivere la bonta' delle tigelle si deve solo urlare!!
io sono modenese doc(o dop???)e le ho fatte spessissimo!
diciamo che sono uno dei miei cavalli di battaglia!
hai ragione,le ricette sono svariate,dipende un po' dalla posizione del paesello o,piu' precisamente dalla resdora,ovvero la padrona di casa cuoca!ma vanno bene tutte!!!
un bacione e w le mitiche!!!!!

I manicaretti di Annarè ha detto...

X Terry : certo che lo puoi usare,non sarà proprio la stessa cosa.ma il sapore rimane quello!!

I manicaretti di Annarè ha detto...

X Debora : quando proverai quelle fatte in casa,non le comprerai più! ^_^

I manicaretti di Annarè ha detto...

X Chiaretta : Noooo,allora le dev i assaggiare,sono dei piccoli panini che puoi farcire a piacere,ma la bontà è che li mangi subito caldi ^_^

I manicaretti di Annarè ha detto...

X Marianna : se le provi a fare,non le molli più,e poi da quelle che si comprano sono tutta un'altra storia ^_^

I manicaretti di Annarè ha detto...

X carla : allora puoi capirmi!Io le farei tutti i giorni,prova questa ricetta se ti va è poi mi dici.Un bacione

Erika90 ha detto...

ma lo sai che mi èp venuta poroprio voglia di farle? però dopo le feste...grazie per la ricetta e buone feste!!

Gian ha detto...

Io le faccio spesso, ma la parte del vino e dello strutto non l'ho mai usata. Provata con l'acqua, con il latte e con la panna liquida, sempre buone sono.
Anche la doppia lievitatura non l'ho quasi mai fatta, le ho quasi sempre tirate e fatte lievitare su dei vassoi di cartone, coperti con teli di cotone, canovacci o tovaglioli in modo da scoprirle solo quando le cuocevo e solo quelle che servivano.
Se non si ha una tigelliera si può anche puntare su una padella antiaderente. Un po' più scomodo da girare, ma funziona.
E sono ottime anche ripiene di crema alla nocciola (la Nutella o simili). Ideali per terminare il pranzo/cena con un dessert alternativo.

Eleonora ha detto...

Ciao Anna, ho letto questa tua ricetta e la sto provando (impasto in lievitazione!) dopo che ieri ho provato la ricetta delle Sorelle Simili ("La Buona Cucina di Casa"), ma è stata un totale disastro nonostante l'abbia seguita alla lettera....Ti farò sapere! Eleonora

I manicaretti di Annarè ha detto...

@Eleonora,vedrai che ti piaceranno un sacco!!Fammi sapere ok?