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Melanzane indorate e fritte

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Questa ricetta è un classico nel napolentano e provincia.In questo periodo quando siamo nel pieno delle melanzane e non si ha tempo di fare piatti troppo elaborati,mia mamma faceva questa ricetta,e ora che ho una famiglia tutta mia,la ripropongo spesso anch'io.Anche se sembra una ricetta banale,vi assicuro che è gustosissima,in più questa base la potete usare per fare le classiche melanzane alla parmigiana,che io ho proposto nella versione light,ma che voi potete sostituire aggiungendo questa ricetta.
Siccome ho un sacco di ricette che avevo archiviato e dimenticato completamente,può accadere che qualche settimana proponga una ricetta anche al mercoledì,sposatndo il classico dolce del Giovedì al venerdi,tipo questa settimana.
Un abbraccio a tutti e a risentirci venerdì ^_^


Melanzane indorate e fritte

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di melanzane lunghe e sottili,
2 uova,
50 gr di farina 00,
Olio di semi Dante,
pepe  nero tec-Al q.b,
sale q.b


Procedimento:

Togliere la buccia dalle melanzane e tagliarle nel senso della lunghetta a fette di circa 5 mm. preparate un piatto con la farina e un'altro con l'uovo,il sale e il pepe.
Passate prima nella farina,poi nell'uovo sbattutto e immergete nell'olio bollente.



Fatele cuocere da ambo i lati,finchè non raggiungeranno un colore  dorato.Sgocciolate le melanzane su carta assorbente,e infine servite calde,sentirete che bontà!!


Amarene sciroppate...della zia Lilina

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Era da tanto tempo che cervavo questa ricetta.Mi ricordavo che mia nonna le faceva sempre,ma ero troppo piccola,per segnarmi la ricetta.Allora qualche mese fa,mi venne in mente che mia zia Lilina,sorella di mia mamma,a cui sono affezionatissima,doveva averla scritta lei da qualche parte,perchè una volta me ne diede un vasetto.
In questo periodo la zia metteva sempre il banchetto con  le ciliege da vendere,dove teneva un sacco di frutti,tra cui le ciliege cervone,che qua non si trovano,oltre alle amarene.
Per chi non sà quali siano ,glielo spiego subito; quella tipologia di ciliege ,dal colore un pò bianco ,e usatissime per metterle sotto spirito,proprio perchè restano belle sode.



Dopo che è rimasta vedoova la zia non è più riuscita a tenere il banchetto,perchè sapete anche voi che con una pensione minima è impossibile al giorno d'oggi andare avanti,ma lei fa tanti sacrifici e ci riesce.Allora appena gli ho chiesto se l'aveva,mi ha subito detto di sì! Che bgioia la famosissima ricetta della nonna ChiaraStella,ricetta testatissima al 100% e che oggi voglio condividere con voi,ricordando la  mia nonna ,che ora non c'è più,e che ringrazio sempre per tutto ciò che mi ha insegnato.
Sicuramente a vedersi le amarene sciroppate non sono belle come quelle comprate,ma il sapore è buonissimo.In più con lo sciroppo avanzato,potete guarnire dolci,oppure mescolare all'acqua creando un'ottima bevanda per l'estate.
Volevo fare un piccolo appunto,il procedimento è un pò lungo,ma non perchè bisogna lavorarle,molto,ma pechè vanno fatte riposare qualche giorno,prima di invasarle.Infatti è proprio grazie a questa lavorazione che il risultato è eccezionale ^_^





Amarena sciroppate...della zia Lilina


Ingredienti per 1 kg di amarene:

1 kg di amarene snocciolate,
1 kg di zucchero,
alcool qb


Procedimento:

Sciacquate bene le amarene,senza togliere,il gambo e il nocciolo,mi raccomando.Scolatele per bene,e con l'apposito attrezzino,snocciolatele.


Versate il tutto in una pentola in acciaio,con lo zucchero,e fate cuocere a fuoco medio,finchè lo zucchero si sarò sciolto.Appena bolle,lasciate cuocere finchè non si forma la schiuma,circa 5/10 min,poi spegnete e fate riposare 24 ore.

Il giorno dopo alla stessa ora con un schiumarola,scolate le ciliege e mettetele in una ciotola (io uso la linea " la dolcetteria"),divendole dallo sciroppo.


Mettete lo sciroppo in una pentola  e fate cuocere finchè non bolle,e fa la schiuma.Fatto ciò,togliete la pentola dal fuoco ,e  riversate dentro le amarene e fate riposare 24 ore.Rifate lo stesso procedimento per altre 2 volte.In totale devono essere 3 giorni.



Fatti i 3 giorni,sterilizzate i vasetti,mettendoli in forno a 100° per 10 min.Scolate le amarene e mettetele nei vasetti,aggiungendo lo sciroppo necessario per coprirle.Non esagerate perchè con lo sciroppo,perchè dopo rilasceranno anche loro quello che hanno immagazzinato.Prima di chiudere coprire il tutto con 1 cucchiaio di alcool puro per alimenti,che servirà a farle conservare.



Conservate in luogo fresco,,durano anche più di un anno.provatele e poi mi dite.Lo sciroppo che rimane,mettetelo in una bottiglia ben chiusa.

Torta caprese al cioccolato fondente e mandorle S.Martino

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In genere tendo sempre a preparare le torde da zero,e invece questa volta mi sono affidati ai preparati per torte della S.Martino che mi hanno inviato nel pacco omaggio,all'inizio della nostra collaborazione.Bhè niente di più semplice,in 3 mosse avrete preparato una squisita  Torta caprese  al cioccolato per circa 8 persone,perchè ne risulterà uno stampo da 26 cm.
Sicuramente,non preoccupatevi,non smetterò di fare le mie torte,ma però queste soluzioni servono sempre ,quando si ha fretta e non si sà cosa preparare,perchè con 3 uova e un pò di burro,questi gli ingredienti ,che dovremo mettere noi,avremo fatto la nostra torta ,per cui consiglio di tenerne sempre una in casa,e vedrete che il risultato vi sorprenderà!Buon fine settimana,e speriamo che le scosse di assestamento di questi giorni ci diano un pò di respiro,perchè non se ne può più..



Torta caprese al cioccolato fondente e manadorle S.martino


Ingredienti :

3 uova,
125 gr di burro
preparato per torta caprese al cioccolato e mandorle S.Martino.



Procedimento :
Questi sono gli ingredienti che ci serviranno per la preparazione della nostra caprese,uova e burro,tutto il resto lo trovate nella confezione.



Montate le uova con il burro sciolto, e unite il preparato per la torta caprese S.martino.Mescolate bene il tutto.

Imburrate una teglia da 26 cm ,come scritto sulla confezione,e infornate a 160° per circa 30 min.

Una volta sfornata,lasciatela raffreddare e poi cospargetela di zucchero a velo.Il sapore è ottimo!!!




Annarè consiglia : se volete la torta un pò più alta ,vi consiglio uno stampo da 22/24,perchè non lievita molto.

Panini napoletani....talmente buoni che uno tira l'altro!

26 commenti:

Venerdì sera,presa dallo sconforto per il terremoto che continua a farci ballare,ho guardato la mia impastatrice,ferma da un pò a causa della dieta,e mi sono detta: " chissenefrega ora mi preparo i panini napoletani"!! Per chi ha imparato a conoscermi,sa benissimo che cucinare,mi rilassa,e allontana per quel breve tempo, tutti i cattivi pensieri,se poi a contornare il quadretto idilliaco ci si mette anche il profumo che fuoriesce da forno,ecco che le  nuvole oscure sulla mia testa spariscono.
A risollevarmi il morale,ci hanno pensato questi soffici e deliziosi panini farciti,conosciutissimi,nel napletano e provincia,perchè li potete triovare in tutte le pizzerie da asporto,o friggitorie.
La ricetta che vi propongo è di una persona a me cara,che li prepara  da sempre,e che reputo squisiti,ma ovviamente in corso d'opera,ci ho messo un pò del mio tocco personale,modificando la ricetta che mi era stata donata,creando qualcosa,secondo me di ancora più buono.
Buon inizio settimana a tutte le persone che mi seguono e anche chi non è mai passata di qua,affinchè sia una settimana serena,almento per noi emiliani.



Panini napoletani



Ingredienti:

500 gr di farina 00,
150 ml di latte intero,
100 ml di acqua,
1/2 cubetto di lievito di birra,
4 cucchiai di olio extra vergine di  oliva Dante,
1 cucchiaino di zucchero,
1/2cucchiaino di sale,
1 cucchiaino di pepe nero Tec-Al,
1 tuorlo d'uovo per spennellare.

Ingredienti pe la farcitura :

200 gr di pancetta affumicata,
100 gr di provola,
100 gr di mozzarella,
50 gr di parmigiano reggiano.



Procedimento :

In un bicchiere con dentro il latte tiepido, fate sciogliere il lievito di birra,che poi andrete ad aggiungere in una ciotola, alla farina,lo zucchero,e l'acqua .Impastate bene con il gancio a velocità media ,e quando sarà un bel panetto poi unite il pepe nero , l'olio extra vergine di oliva,e il sale e continuate ad impastare finché sarà liscio ed omogeneo,dopodiché fate lievitare coperto da pellicola o come ho fatto io con Coprì.

Quando sarà raddoppiato,versatelo su un tagliere infarinato e stendetelo, formando un rettangolo.Farcitelo,poi  con le mani schiacciate bene la farcitura nell'impasto,in modo che arrotolandolo non fuoriesca.Pian piano formate un bel rotolo ma non troppo stretto.



Taglaitelo in tanti pezzi da circa 5 cm l'uno.Posizionateli in una teglia (io ho usato la mia di ferro,eccezionale per pizza e panini) precedentemente oleata e lasciate che raddoppino.Fatto ciò spennellateli con uovo sbattuto,e infornate a 190° per circa 30 min,quando saranno dorati.
Lasciate intiepidire prima di servire,sentirete che bontà!!



Annarè consigliase volete che il sale,si amalgami bene,potete scioglierlo nell'olio.


Con questa ricetta partecipo al contest di Tra cucina e pc" Il buffet perfetto"



Casatiello dolce napoletano

20 commenti:



Grazie alla mia carissima Lella,che si è subito attivata,chiedendo a sua nipote la ricetta che facevano le nonne e le mamme della sua famiglia,e prestandomela subito,non ho esitato un attimo.Ho comprato gli stampi da panettone in alluminio,che giù ce ne sono un sacco a prezzi bassissimi,poi ho rinfrescato il mio amato lievito madre che mi segue sempre e via!!!L'unica cosa che non avevo a Visciano,era la mia amata impastatrice,per cui tanto olio di gomito e l'ho impastato.
Mia zia Lilina non credeva hai suoi occhi,il buonissimo casatiello che faceva sempre mia nonna,e che loro non riuscivano a trovare;dovevate vedere i miei occhi,avevano le stelline tipo Hello Spank.
Un unico accorgimento,mi diceva lella,che al suo paese il casatiello dolce viene fatto in teglie basse,mentre al mio viene altissimo tipo il panettone,poi deciderete voi in base ai vostri gusti.
Per chi non lo avesse mai mangiato,voglio precisare,che non ha il gusto e la sofficità del panettone,ma bensì la pasta è molto più dura e consistente,infatto và inzuppato nel latte,e si conserva per tantissimi giorni,merito anche della pasta madre.
Detto questo,e dopo avervi fatto una testa di chiacchiere,mettiamoci all'opera ^_^



Casatiello dolce napoletano


Ingredienti per per 2 stampi da 24 alti 10 cm,oppure di tortiere da 26 cm:

3/4 di lievito madre (750 gr),

2 kg di farina,
20 uova,
4 cucchiai di strutto,
800 gr di zucchero,
1 bicchiere di anice,
1 bicchiere di rhum,
2 bustine di vanillina,
la scorza grattuggiata di 1 limone,
sale qb

Procedimenti :

Primo giorno ore 21:00

In una zuppiera mettete 3/4 di criscito (lievito madre 750 gr ) ben rinfrescato,e poi aggiungere 1 kg. di farina, 10 uova, pizzico sale e impastare bene (olio di gomito),oppure mettete il tutto nell'impastatrice,dopodichè fate lievitare tutta la notte.

Secondo giorno ore 8:00


La mattina aggiungete all'impasto l'altro kg. di farina, 10 uova, 2 bustine vanillina, pizzico sale, 1 bicchiere anice, 1 bicchiere rum, la scorza di 1 limone grattugiata, 800 gr. zucchero, 4 cucchiai strutto. impastare con tanto ma tanto olio di gomito e mettere a crescere in stampi unti di strutto ( 1 grande e 1 medio,oppure 2 da 24 cm alti 10) coperti e al caldo.




Secondo giorno ore 17:00

 Il mio alle 17:00 del giorno stesso era lievitato, controllare quando fa le bolle. Infornare a forno già molto caldo a 180° percirca un'ora,fare la prova stecchino e controllare quando è dorato.Tiratelo fuori e rigiratelo per vedere che sia cotto ovunque.


Ora decorate con glassa fatta di zucchero e albume d'uovo,per poi decorare il tutto con i diavoletti.Io l'ho comprata già fatta,giù la chiamano il naspolo,lo vendono al chilo,e lo fai sciogliere in un pentolino,ed è subito pronto.
Prima di mangiarlo,è bene aspettare almene un giorno,perchè è più buono.

 


Annarè consiglia : se volete farlo alto,con questi ingredienti ce ne vengono 2 da 24 cm per 10 di altezza,oppure 2 tortiere normali da 26 cm.
Se no trovate gli stampi alti,potete usare quelli di carta per fare il panettone,e scegliere la mis in base a quante dosi farete.

Tradizione Pasquale nel Napoletano

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Buona giornata bella gente!!Come state?Finalmente sono ritornata dalle  vacanze ,passate al mio paese,e anche se è già passata la festa,volevo raccontarvi un pò com'è la tradizione pasquale,in Campania.
Come ho già spiegato in altri post,io non vengo da Napoli centro,ma da un paesino di collina, in provincia di Napoli,precisamente da Visciano.
A Visciano per la settimana che precede la Pasqua,le persone cominciano a prepararsi a fare la spesa,perchè c'è da impastare,preparare,"la pizza di grano " come la chiamiamo noi,oppure conosciuta come la pastiera di grano.Poi c'è la pastiera salata,fatta con gli spaghetti,i taralli dolci,il tortano,il casatiello salato e dolce,i biscotti lunghi tipo cantucci variegati al cioccolato,bhè chi più ne ha più ne metta.Non potete immaginare,il profumo che esce dai forni a legna di chi prepara queste prelibatezze.Ebbene sì,la maggior parte delle famiglie hanno il forno a legna,dove preparano il pane,e tante altre cose,una vera comodità,e tutt'altro sapore,e vi confesso che in questo periodo di crisi,molte famiglie che conosco,stanno pensando di costruirsene uno,e non vi nego che il pensiero mi è venuto anche a me ^_^
Detto questo auguro un buon inizio settimana a tutti,e vi lascio con la tradizione della settimana santa del mio paese....

Giovedì santo

Il giovedì santo è un giorno importante,perchè ogni famiglia ha preparato e fatto crescere in casa una piantina di grano.Ebbene sì avete capito bene,ma non è una pianta con le spighe che spuntano,ma bensì fatta di tanti fili d'erba color oro,che è il colore che prende il grano a causa di un procedimento particolare,fatto apposta per farlo crescere così.La piantina viene deposta davanti al santo sepolcro di Gesù,oppure ai piedi dell'altare,e vengono lasciate lì,fino al venerdì santo,per poi essere recuperate,dopo la via crucis.



Alla fine del periodo pasquale,questi fili di grano,vengono tagliati e si forma un mazzettino ,che verrà legato con un nastro e deposto in mezzo alla biancheria di casa,come buon augurio per tutto l'anno.Io ne ho portatea casa 2 piantine,e ne ho regalato alle persone a me più care.
In più si preparano le pagnottine di pane con dentro le uova intere,che verranno benedette.

Venerdì santo

Il venerdì santo è stato caratterizzato dalla via crucis vivente,che avrà inizio alle 2 del pomeriggio,per finire verso le 6.Finita la via crucis,comincerà la vera via crucis,quella dove vede la statua di gesù morto,seguito dalla statua della madonna addolorata,portata in giro per le vie del paese,seguito dalle pie donne,che pingono e urlano di dolore per la sua morte.Finito il tutto,si accompagna Gesù in chiesa,e tutti in fila,andiamo a baciarlo.Appena finita la funzione religiosa,si torna a casa,per preparare la pastiera salata che andrà cotta il giorno dopo.



Sabato santo

Il sabato ci si alza presto per impastare e preparare la pastiera salata,che andrà infornata nei forni a legna per essere mangiata a pranzo,accompagnata dalla soppressata.

Domenica di pasqua

Ed eccoci alla Domenica di Pasqua,un giorno di festa,il giorno della resurrezione di nostro Signore ,dopo tanta sofferenza.In questa giornata di festa,si va a messa,e poi tutti a pranzo,dove,si fa la pasta al forno,si cuoce l'agnello,e per dolce,oltre alla pastiera di grano ,ai talalli,ricoperti di glassa e diavoletti,ho comprato la colomba artiginale,in una delle pasticcerie del paese,che dire davvero squisita!!!


Lunedì di pasquetta

Ed eccoci arrivati all'ultimo giorno del ciclo pasquale,il lunedì di pasquetta,dove tutti si organizzano per una gita all'aria aperta,e per fare un pic-nic.
Anche questa giornata è caratterizzata da una funzione cattolica,troppo simpatica,che a me faceva,e fa ancora ridere un sacco,parlo della benedizione delle macchine.
Proprio così,prima di andare a mangiare,il parroco si mette davanti alla chiesa,e tutte in fila,si preparano le macchine del paese,per essere benedette,ma non solo,trattori,biciclette,motorini,e chi più ne ha più ne metta.Mi fa sorridere perchè dovreste vedere i trattori carichi di ragazzi,pieni di cose da mangiare che vengono innaffiati da questa palma piena di acqua benedetta,per poi andare in campagna a fare il picnic.
Spero che il mio piccolo tour pasquale a Visciano vi sia piaciuto.Un grosso abbraccio a tutti!!









Pastiera di grano napoletana (detta anche" a pizz e ran")

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Finalmente tra tante peripezie sono riuscita a preparare la mia pastiera di grano cotto,conosciuta anche come pastiera napoletana,oppure come viene chiamata dalle mie parti " a pizz e ran".
Questo dolce tipico del periodo pasquale,viene preparato qualche giorno prima,per essere poi gustato il giorno di Pasqua.Un dolce fatto con una base di pasta frolla,e un ripieno di crema di ricotta,frutta candita e crema pasticcera. 

Ci sono vari modi per farla,vi faccio alcuni esempi: c'è chi frulla il grano perchè non gli piace sentirlo in bocca,chi lo lascia intero,chi non mette i canditi e chi la preferisce senza crema pasticcera.Ognuno sceglie la propria versione in base ai gusti dei propri familiari.





Ma la cosa più bella che mi viene in mente quando dobbiamo preparare sia la pastiera salata che questa, è la gente che gira con le teglie in mano pronte per essere infornate nei forni a legna,di casa propria,oppure di un vicino come nel mio caso.
Si facevamo a turno per vedere dallo spioncino del forno a che punto era la cottura.
Sicuramente oggi si sono un pò perse queste cose,con l'avvento dei forni elettrici,ma vi posso garantire che quella atmofera rimarrà sempre nel mio cuore.Infatti quest'anno che sono al mio paese non vedo l'ora di far vedere al mio piccolo Nicolò tutte queste cose,prima che scompaiano del tutto.
Con questa ricetta,auguro a tutti Buona Pasqua,e a risentirci tra una settimana,perchè ho deciso di prendermi un pò di riposo,ma al ritorno da Napoli,vi farò vedere anche se un pò in ritardo,la tradizione pasquale al mio paese.Un abbraccio a tutti ^_^

PASTIERA DI GRANO NAPOLETANA



Ingredienti per 2 stampi da 22 cm

 Per la pasta frolla:

400 gr di farina 00,
200 gr di zucchero,
200 gr di burro,
4 uova medie
1 pizzico di sale,
1 bustina di lievito.

Ingredienti per la farcitura:

500 gr di grano cotto(io ho usato quello nei vasetti già pronto)
500 ml di latte intero,
50 gr di burro,
1 limone grattuggiato,
1 bustina di vanillina,

500 gr di ricotta di pecora,
300 gr di zucchero,
6 uova medie,
1 fialetta di fiori d'arancio,
1 cucchiaino di cannella.
1 vaschetta di cedro a cubetti.

Ingredienti per la crema pasticcera :

500 gr di latte intero,
4 tuorli,
50 di fecola di patate,
150 gr di zucchero,
la scorza di 1 limone,
1 bustina di vanillina,
un pizzico di sale.



Procedimento:

Per fare questa pasta frolla unite tutti gli ingredienti e lavorate velocemente,fino ad avere un impasto compatto.Formate una palla,e lasciate in frigo fino al momento di stenderlo.
Nel frattempo prtatevi avanti preparando anche la crema pasticcera,come indicato qui.



Preparate il grano cotto,e versatelo in una pentola,unendo anche il burro,la scorza del limone grattuggiata, e il latte.Mescolate bene e fate cuocere a fuoco medio finchè non si sarà addensata,dopodichè fatelo raffreddare.

In una ciotola capiente mettete la ricotta e lavoratela,finchè non sarà lisci a cremosa,poi unite lo zucchero,le uova e infine tutti gli aromi e i canditi.Quando il composto sarà amalgamato aggiungete il grano cotto.


Mescolate bene dopodichè unite la crema pasticcera. che avete preparato in precedenza,e continuate a mescolare.


Tirate fuori dal frigo la pasta frolla,dividetela in 2 e con l'aiuto della carta forno,stendetela,e foderate uno stampo precedentemete imburrato e infarinato.Versateci dentro il composto.


Decorate con delle striscioline,e infornate tutte e due le pastiere in forno con la modalità ventilato a 200° per circa un'ora,finchè non sarà dorata e cotta.In questo modo le riuscirete a cuocere tutte e 2 insieme.


Annarè consiglia : Per infornare le 2 pastiere contemporaneamente,va messa una in mezzo e l'altra sul fondo,e invertirle ogni tanto.





Detto questo vi lascio con una bellissima poesia napoletana dedicata alla pastiera che ho trovato qui e che ho riportato qui sotto.

"Currite, giuvinò! Ce stà 'a pastiera!"
E' nu sciore ca sboccia a primmavera,
e con inimitabile fragranza
soddisfa primm 'o naso,e dopp'a panza.
Pasqua senza pastiera niente vale:
è 'a Vigilia senz'albero 'e Natale,
è comm 'o Ferragosto senza sole.
Guagliò,chest'è 'a pastiera.Chi ne vuole?
Ll' ingrediente so' buone e genuine:
ova,ricotta,zucchero e farina
(e' o ggrano ca mmiscato all'acqua e' fiori
arricchisce e moltiplica i sapori)
'E ttruove facilmente a tutte parte:
ma quanno i' à fà l'imposto,ce vò ll'arte!
A Napule Partenope,'a sirena,
c'a pastiera faceva pranzo e cena.
Il suo grande segreto 'o ssai qual'è?
Stu dolce pò ghì pure annanz' o Rre.
E difatti ce jette. Alludo a quando
il grande Re Borbone Ferdinando
fece nu' monumento alla pastiera,
perchè facette ridere 'a mugliera.
Mò tiene voglia e ne pruvà na' fetta?
Fattèlla: ccà ce stà pur' a ricetta.
A può truvà muovendo un solo dito:
te serve pe cliccà ncopp ' a stu sito.
Màngiat sta pastiera,e ncopp' a posta
dimme cumm'era: aspetto na' risposta.
Che sarà certamente"Oj mamma mia!
Chest nunn'è nu dolce: è na' poesia!"






Pastiera napoletana salata di Pasqua

5 commenti:



Lo sapevate che oltre alla classica pastiera dolce fatta con il grano cotto,esiste anche la pastiera salata?
Ebbene sì,al mio paese,giù a Napoli è tradizione preparala il venerdì santo,per poi infornarla nei forni a legna e magiarla il sabato a pranzo.Una vera bontà!!Volevo fare una premesse,le foto che vedrete non sono proprio bellissime,perchè sono quelle dell'anno scorso,che feci,quando andai giù per Pasqua.,visto che la festa era finita,non mi sembrava il caso di postare questa ricetta.Siccome ci dovrei ritornare anche quest'anno di sicuro le aggiornerò,ma per il momento vi lascio le foto vecchie,se volete provare a farla.
Bene,tornando a noi,questa pastiera è ricca di uova,pecorino romano e pepe,non proprio leggerissima,ma davvero buona,per cui non spaventatevi della quantità di uova che scriverò,perchè è l'ingrediente principale della ricetta,in più sono proprio le uova a far si che si gonfi moltissimo.
Inoltre le quantità di ingredienti che metterò sono quelle fatte per molte pastiere,per cui non spaventatevi ok?Ci penserete voi a dimezzarle,in base a quante persone sarete.Detto questo vi auguro in anticipo una
buona  Pasqua a tutti ^_^


Pastiera napletana salata di Pasqua

Ingredienti per 2 teglie grandi :

1 kg mezzo di linguine,
18  uova,
500 gr di pecorino romano,
2 cucchiai di pepe nero.
sale,
strutto.


Procedimento :

La sera del  venerdì Santo cuocete la pasta.Una volta cotta scolatela,ma lasciando metà  d'acqua sul fondo della pentola,dove andrete a rimettere la pasta.Coprite con un coperchio e lasciate riposare tutta notte.La mattina dopo riponete il tutto in una grande zuppiera e con le mani rompete gli spaghetti.



Il sabato mattina rompete le uova e versatele in una zuppiera grande.Aggiungete il pecorino e il pepe,e mescolate bene.Ora prendete la pasta e versatela in una zuppiera grande.Noi usiamo una bacinella apposta per la pastiera,perchè le quantità sono molto alte,e in una zuppiera normale non ci andrebbe nulla,dopodichè unite il composto di uova,pecorino e pepe,e mescolate benissimo!

Prendete 2 teglie rettangolari,oppure rotonde,ungetele con lo strutto,e versateci dentro la pastiera,lasciando 2 dita dal bordo.Infine aggiungete qualche ciuffetto di strutto.
Preriscaldate il forno a 200° ventilato ,così ne potete mettere 2 insieme,e lasciate cuocere per quasi 2 ore,finchè non vedrete che la superfice è bella dorata e croccante,in più,alzando la pastiera,devrà staccarsi dai bordi,un pò come una torta, quel punto sarà cotta.Se vedete invece che la parte superire si staà scurendo troppo coprite con carta stagnola.

Sarà pronta quando rigirandola sottosopra è identica alla parte iniziale,dovrà essere un blocco unico.
Tagliatela e servitela tiepida,non bollente,altrimenti non sentirete tutti gli sapori come si deve...



Annarè consiglia : Il buono della pastiera,stà proprio nel tanto pepe e pecorino,però va ache a gusto delle persone,se per voi è troppo calatelo tranquillamente.